Oggi ci incamminiamo verso la 3° tappa di questo cammino spirituale che stiamo percorrendo insieme. Karma o causa ed effetto. Una parola che è diventata di gran uso nel vocabolario occidentale, spesso usata in maniera negativa o meglio punitiva nei confronti di qualcuno che compie un’azione, a nostro vedere, “sbagliata”.
Questo termine affonda le sue radici nel sanscrito Karman e appartiene alla terminologia religiosa e filosofica delle dottrine induiste. Il karma indica, presso queste religioni, il frutto delle azioni compiute da ogni vivente, che determina una diversa rinascita nella gerarchia degli esseri e un diverso destino nel corso della susseguente vita- Samsara-“.
Leggiamo insieme le parole di Chopra a riguardo e capiamo come poter integrare questa tappa nella nostra vita quotidiana.
Ogni nostra azione genera una forza che ci viene restituita in vari modi: raccogliamo sempre ciò che abbiamo seminato. Molte persone interpretano erroneamente questo termine e lo considerano una sorta di ciclo che imprigiona all’infinito: si tratta invece di un’affermazione della libertà umana. Il Karma implica la capacità di compiere una scelta consapevole e tale gesto è alla portata di tutti noi. Per comprendere questa tappa e ricavarne i massimi benefici occorre mantenere sempre la piena coscienza delle decisioni che si prendono.
Che ci faccia o meno piacere, tutto quello che ci sta succedendo adesso è il risultato delle scelte che abbiamo fatto in passato, anche se inconsapevolmente. Se ci facciamo da parte e guardiamo con distacco i percorsi che intraprendiamo ci spostiamo dal regno dell’inconscio a quello della consapevolezza. Nell’ambito di ogni situazione è possibile identificare la possibilità che fra tutte può consentirci di rendere felici noi stessi e gli altri. Se ci riusciamo il nostro gesto sarà fonte di nutrimento per noi stessi e per coloro che ci stanno attorno.
Il Karma appare nel nostro presente facendoci ricordare il passato; per essere certi di rispettarlo ci basta compiere in maniera consapevole le nostre scelte, agendo nel regno della pacata consapevolezza.
Per raggiungere la tappa del Karma è necessario percorrere i Km di questa tappa nella nostra pratica yoga e nella vita quotidiana, al fine di dare sempre la preferenza alle decisioni più utili alla crescita e all’evoluzione.
1° Km: PAZIENTA NELLA PRATICA DEGLI ASANA
Osserviamo i nostri movimenti mentre passiamo da una posizione all’altra consci di come ogni nostra azione sia immancabilmente seguita da una reazione. Se l’impazienza ci spinge a eseguire un asana per cui non siamo pronti, la reazione di corpo/mente è immediata e la tensione fisica genere un inevitabile disagio interiore. Se ci muoviamo invece con grazia rispettando i limiti della postura, il corpo e la mente reagiscono senza sforzo, in maniera fluida.
2° Km: PONITI LA DOMANDA GIUSTA
Quando esprimete le vostre preferenze in ogni ambito chiedete a voi stessi: “Quale mia decisione ha maggiori probabilità di recare felicità e appagamento a me e a chiunque possa ritrovarsi coinvolto dalla mia scelta?”
3° Km: ASCOLTA IL CUORE
Prestate ascolto al vostro cuore affinché vi guidi rivelandovi il benessere o il disagio che prova. Questo è il punto di contatto fra mente e corpo. Se ciò che pensate di fare risveglia un’eco positivo a livello fisico, potete procedere. Se la sensazione è invece quella di malessere o incertezza, concedetevi una pausa e visualizzate le possibili ripercussioni del vostro comportamento. Rendere il giusto onore alla guida fornita dall’intelligenza del vostro corpo vi aiuta a compiere le scelte più efficaci dal punto di vista dell’evoluzione (vostra e di coloro che vi stanno accanto).
4° Km: RIFORMULA UN EPISODIO
Esercitatevi ad essere gentili con voi stessi, riformulando qualcosa che è capitato nel corso della giornata. Individuate qualcosa che avete fatto durante la giornata (o nella giornata precedente) che avreste potuto fare diversamente, riformulatelo e lasciate andare il senso di colpa. Chiedi a te stesso, con calma e compassione, perché ti sei comportato in un certo modo. Questo processo di riflessione e riformulazione è ancora più efficace se si mette per iscritto. Ci aiuta a diventare più consapevoli di noi stessi ma anche più gentili con noi stessi. Prendi un foglio e per 5 minuti rifletti su queste due domande:
– Quale episodio capitato nelle ultime ventiquattr’ore vorresti riformulare? Descrivi in modo semplice ciò che è successo, come se fossi un osservatore esterno.
-Qual è la peggiore critica che puoi muovere al tuo comportamento? Elenca le motivazioni che ti hanno portato a quel comportamento.
Rileggi, rifletti e perdonati con la promessa di poter migliorare.
5 Km: RIELABORA LA GIORNTA
Scrivi tre cose che ti sono andate bene durante la giornata. Questo km accresce subito la felicità. Dopo aver individuato le tre cose, metti per iscritto come mai si è verificato ciascun episodio e che impressione ti ha dato. Individua se in qualche modo sei stato, con le tue scelte e comportamenti, partecipe ad aver scaturito tale cosa o comportamento nell’altro.
In questa tappa comprendiamo profondamente che la felicità e il successo sono garantiti a coloro che scelgono in maniera consapevole di agire affinché gli altri abbiano felicità e successo.
Per percorrere i km di questa tappa scarica e se vuoi stampa la tua credenziale/diario per la 2° tappa.
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