Meditazione del mattino

Introduzione e spiegazione-video
Si sente tanto parlare della meditazione e dei suoi innumerevoli benefici, poi in fondo non è ben chiaro come si fa e in tanti si chiedono: “ma come si fa a meditare?”
Per prima cosa è importante sapere che la meditazione è qualcosa che non si fa ma arriva.
Quello che possiamo fare è metterci nelle condizioni di meditare portandoci a gambe incrociate (anche seduti su di una sedia va bene, non è la posizione che accompagna alla meditazione!) ma ovviamente questo non basta.
Spesso ho sentito dire: “La meditazione ti rilassa…serve per non pensare” e io credo che non ci sia cosa meno veritiera di questa a riguardo.
La meditazione non è qualcosa che ti rilassa e non è una buona meditazione solo se smettiamo di pensare!!
Pensare, produrre pensieri è il lavoro stesso della mente e chiederle di non produrne sarebbe come chiedere al cuore di non battere. Quello che però possiamo imparare con la meditazione è dirigere la nostra mente verso altri sentieri e magari (forse) sospendere la produzione di pensieri per un po’.
Ci sono differenti tecniche che possono essere utilizzate per provare ad entrare in stati di meditazione appartenenti a diverse correnti e filosofie.
C’è però, un altro aspetto della meditazione, un intermezzo, che a me affascina molto, ed è quello d’imparare ad osservare i nostri pensieri e diventare “il famoso” osservatore del Se. Questo famoso osservatore è dentro ognuno di noi ed emerge, appare, (o meglio noi gli diamo ascolto) quando riusciamo a non identificarci più con i nostri pensieri ma a diventare osservatori esterni appunto.
Dai nostri pensieri nascono le nostre azioni, quindi il pensiero è davvero importante, la mente e il suo modo di funzionare sono importantissimi per il nostro equilibrio. Nella nostra cultura viene consigliata ed evidenziata l’importanza di prenderci cura del nostro corpo attraverso lo sport e l’alimentazione ma spesso si tralascia e dimentica che anche la mente ha bisogno di cura, pulizia e attenzione. La meditazione è uno dei modi o forse il MODO per prenderci cura di lei e di tutto il nostro mondo interiore, emozioni comprese.
Io credo che i pensieri non vadano semplicemente allontanati con un classico “non ci pensare” ma che vadano guardati, osservati e conosciuti.
Altro aspetto affascinante della meditazione è l’occasione che essa ci da, di esplorare la profonda connessione tra il nostro corpo e il nostro sentire. La meditazione guidata può aiutarci ad esplorare sensazioni ed emozioni in noi sommerse. In un ambiente protetto, amorevole compassionevole come quello della meditazione, si può trovare il coraggio di aprirsi all’ascolto e alla conoscenza di se stessi; permettersi di trovare e sentire la connessione tra il corpo e alcune delle nostre emozioni come la paura, il coraggio, la forza, il dolore, la rabbia o l’ansia e indurci a profonde riflessioni e consapevolezze.

Conoscere in questo contesto i nostri punti deboli, imparare a collegarli alle sensazioni corporee ci permette di togliere strati di difesa che a volte diventano disfunzionali alla nostra crescita ed evoluzione. Questo tipo di meditazione intende rilassare la mente, rassicurarla per farla riposare e permettere alla nostra anima di emergere.

Questo è il tipo di meditazione che io sto praticando in questo periodo e questo tipo di meditazione è quello che condivido con voi in queste pratiche.

Una meditazione conoscitiva, curativa, riflessiva che spero possa aiutarvi ad entrare maggiormente in contatto con il vero ESSERE.
Buona Pratica
Antonella 



INDICE DELLE PRATICHE
1. La stabilità della montagna
2. A letto appena svegli
3. In piedi ben radicato
4. Fare amicizia con la paura
5. Lasciar andare il bisogno di controllo
6. Quei bisogni reconditi
7. Impara a conoscere le tue emozioni